Chiusa la pratica Sampdoria con tre punti cruciali per la corsa alla zona Champions League al cardiopalma che non lascia dormire sonni tranquilli a Lazio, Inter e Roma. Due passeranno ed una si consolerà con l’Europa League.

 Migliori e peggiori in campo? Per quanto la mia “vena bastarda” gridi di voler essere liberata, anche stavolta devo metterla a tacere perché, dopo una simile asfaltata ai blucerchiati, certo non si può trovare un FLOP. Bisognerebbe essere vere “carogne” ed io non lo nacqui.

È stata la giornata di Ciro Immobile, del ritrovato Nani che tocca un pallone e serve un assist, ma soprattutto del Sergente Milinkovic-Savic.

MIGLIORE IN CAMPO: MILINKOVIC-SAVIC

È lui a dare il via alla carrellata di reti, è lui che serve la sfera del 3-0 all’attaccante di Torre Annunziata.

Questo non è passato inosservato né al portiere avversario Viviano che nel post gara lo ha definito un “marziano”, né al pubblico biancococeleste.

Nell’ultimo periodo, Milinkovic era stato accusato dai  più di essere diventato troppo “lezioso”, poco concreto ed assolutamente sottotono. Che sia stato un periodo di stanco? Perché no, tante partite, un piccolo infortunio, sicuramente fattori che avevano giocato a sfavore del gigante serbo. 

È bastato però un colpo di testa ed il serbo torna in cattedra. 

TOP

Stefan Radu, il nuovo bomber De Vrij che grazie al suo lavoro costante si è risparmiato le inemicizie del popolo laziale, Martin Caceres, il solito Leiva, il capitano Lulic e compagnia cantando, tra cui Strakosha nonostante la forma fisica non perfetta.

UN’ OCCHIATA SPECIALE

Un’occhiata speciale la dedico ai miei preferiti in assoluto: Felipetto Anderson e Luis Nani.

Pipe is back ed è back davvero perché non lesina certo a magie e “giochetti” classici del repertorio brasiliano, conosciuto ed amato dal mondo intero.

Felipe dimostra ulteriormente di essere fondamentale per questa squadra che ha tutta l’intenzione di continuare a crescere. 

L’altro mio osservato speciale è senz’altro Luis Nani. 

L’ho scritto più e più volte ed ora mi darete ragione: il campione è colui che tocca un solo pallone e ne fa qualcosa. 

Tutti quelli che lo hanno contestato, offeso e quant’altro che non merita nemmeno di essere preso in considerazione, dovrebbero ricordarsi che questo “Signore del calcio”, ha vinto tanto quanto forse noi adesso nemmeno possiamo arrivare a sognare. Il rispetto prima di tutto, non solo carri dei vincitori, non solo tifosi redenti, ma il rispetto che si deve a chi a calcio ci sa giocare e non si punta il dito per un momento delicato di forma fisica, o di poco minutaggio. Non sarà certo la Lazio a decretare il suo successo, a fargli da vetrina e soprattutto a dargli la gloria. Sicuramente andrà via, ma noi perderemo veramente tantissimo.

10 ALLA LAZIO

In conclusione di questa mia chiacchierata, la Lazio per intero merita un 10 in pagella, ma la lode stavolta la diamo a Milinkovic-Savic!

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